pubblicato il 15/10/2016
LA GILDA INCONTRA GLI INSEGNANTI A LAMEZIA TERME
LA GILDA incontra gli insegnanti lamentini per fare il punto sulla riforma della scuola targata: Renzi-Giannini. Il tour dell’associazione degli insegnanti ha fatto tappa all’Enaudi di Lamezia. Nino Tindiglia, responsabile provinciale della Gilda, rimarca con soddisfazione la buona partecipazione e l’interesse riscontrati tra i docenti.
Al centro del dibattito la legge 107/2015 con le sue problematiche, che Gilda continua ad analizzare con grande spirito critico. Dalla chiamata diretta, con il cambio radicale dell’assetto degli organici e della mobilità con la spinosa questione degli ambiti fino al bonus premiale. Tra i punti discussi all’Enaudi dal coordinatore procinciale Gilda, accompagnato da Pietro Mazzei (esponente del direttivo provinciale e della RSU, Lia Riommi) anche la nuova formazione obbligatoria dei docenti che si tradurrebbe in un ulteriore aggravio orario di lavoro.
Particolarmente sentita dai docenti – rimarca Tindiglia – è la questione dei nuovi poteri attribuiti ai Presidi dalla 107. E proprio si questo punto l’esponente della Gilda invita gli insegnanti a non sottovalutare la valenza che hanno ancora gli organi collegiali, ribadendo che “anche dopo l’approvazione della legge 107, il collegio dei docenti rimane l’organo fondamentale di governo dell’attività didattica della scuola”.
Una delle questioni più controversie di questo inizio di anno scolastico nelle diverse realtà anche calabresi – ha commentato Tindiglia – riguarda la questione del personale e dunque pure i docenti del potenziamento “spesso utilizzati con troppa discrezionalità, così come anche la stessa questione dell’assegnazione delle classi”. E qui Tindiglia ricorda che anche l’assegnazione dei docenti alle classi è disposta dal dirigente scolastico, questi non può operare con assoluta discrezionalità, ma deve rispettare i criteri deliberati dal Consigli d’Istituto, sentito il parere del collegio dei docenti. Peraltro ricorda che proprio nei giorni scorsi con la sentenza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria è stato annullato un provvedimento di un dirigente e condannato il Ministero alle spese legali.
Dulcis in fundo l’aspetto economico per ribadire che di aumenti stipendiali non se ne parla più. E una battuta sarcastica: La nostra categoria è la meno pagata in Europa, mentre i nostri parlamentari europei sono i più pagati dell’Europa. (dal Quotidiano del Sud di Sabato 15 ottobre 2016)